I FONDI D’INVESTIMENTO AMERICANI SUL CAGLIARI CALCIO

Negli scorsi giorni le cronache finanziarie italiane hanno parlato spesso e con grande interesse dei fondi d’investimento statunitensi Blackrocks e Vanguard, che hanno manifestato concreto interesse nei confronti dei principali gruppi bancari nazionali: Blackrocks ha acquistato direttamente dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena il 5,7% di Banca Mps, diventandovi così il secondo azionista, alle spalle proprio della Fondazione, mentre ha di recente acquisito la partecipazione di maggioranza relativa in Unicredit ed è il secondo azionista in Intesa Sanpaolo. Vanguard, invece, è un altro fondo speculativo Usa che ha acquistato, sempre dalla citata Fondazione, poco più dell’un per cento del capitale della banca senese e pare avere concordato ulteriori tranche all’interno dell’assetto patrimoniale dell’istituto di credito di Rocca Salimbeni.

L’interesse dei fondi Usa verso l’economia italiana e da ultimo, verso le banche, è rilevante e significativa. C’è chi teme che la forza patrimoniale e la scarsa regulation cui soggiacciono questi organismi collettivi di investimento possa in qualche modo “sfiancare” il già esile e provato capitalismo italiano. Tuttavia tali soggetti rappresentano partner finanziari ideali per chi, nel privato come nel pubblico, ha necessità di far quadrare i conti. Non è da escludere dunque una partecipazione di questi ed altri fondi d’investimento alle prossime privatizzazioni che interesseranno, stando anche all’ultimo Def, enti economici controllati dal Tesoro.

I fondi statunitensi, però, sembrano non limitarsi a tributare di attenzioni il solo mondo dell’industria, delle banche ed in prospettiva degli enti da privatizzare. Un fondo americano, di cui non si conosce ancora ufficialmente il nome, è interessato al nuovo stadio S.Elia di Cagliari ed anche all’acquisizione del club rossoblù. “Presto incontreremo il presidente Massimo Cellino – ha spiegato il manager Luca Silvestrone, rappresentante del gruppo americano -. Il mandato riguarda parallelamente società e struttura. D’altra parte, senza la risposta del Comune, non potevamo muoverci ulteriormente: dovevamo essere sicuri. Sulle cifre bisogna ancora accordarsi e fare ulteriori valutazioni”. “Abbiamo studiato da tempo la situazione – conclude Silvestrone -. E uno degli elementi che ha convinto gli investitori è legato al fatto che il bilancio del Cagliari calcio è sanissimo”
Per il nuovo Sant’Elia un fondo americano di investimento è pronto a sborsare circa 85 milioni, mentre allo stato non si conoscono le cifre su cui sarebbero in corso delle trattative per l’acquisto della societò calcistica. Un approccio dunque differente da quello che ha portato Tohir alla guida dell’Inter e Pallotta e soci all’acquisizione del controllo nell’As Roma. Qui si parla invece di un fondo di investimento che, per definizione, tende a diversificare i propri investimenti ed ha una composizione societaria peculiare, con una compagine proprietaria tendenzialmente meno trasparente e collegata alle quote di fondi possedute.

 

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