TETTO CONIUGALE REVOCATO SE I FIGLI QUARANTENNI SONO SENZA LAVORO. LO DICE LA CASSAZIONE.

justice is served

Il padre ha diritto di chiedere indietro la casa coniugale concessa alla ex moglie affidataria dei figli, se questi hanno ormai da tempo superato la quarantina. La Prima Sezione Civile della Cassazione , con la sentenza 18076, ha respinto il ricorso della ex moglie che protestava contro la revoca dell’appartamento coniugale disposta dai giudici di merito. Secondo la donna, infatti, i suoi due figli, classe 1967 e 1968, erano ancora accasati perché non autosufficienti.

La madre aveva accusato il Tribunale di aver invertito l’onere della prova addossando a lei, anziché al marito che voleva i figli fuori di casa, l’obbligo di dimostrare che la mancata indipendenza economica non era dovuta alla loro inerzia. Ma la donna trova chiusa anche la porta della Cassazione. La Suprema corte, pur ammettendo che in effetti non spettava a lei dimostrare che i figli si erano dati da fare per trovare un lavoro ma all’ex marito provare il contrario, decide che la conferma dell’assenza di un’attività frenetica nella ricerca di un’occupazione è nei fatti. Il rigore dell’onere probatorio – spiega la Corte – è proporzionale all’avanzare dell’età «sino al punto da non poter essere più assolto» quando, come nel caso esaminato, superata la soglia dei quaranta ogni percorso formativo deve ritenersi concluso con un pieno inserimento nella società. Troppo generici i riferimenti della signora alla crisi in assenza di qualunque altra informazione sui figli.

La Cassazione dice stop alla tutela della prole oltre ogni limite, c’è infatti una soglia superata la quale si rischiano forme di vero e proprio parassitismo di ex giovani ai danni dei loro genitori sempre più anziani. Anzi, la Cassazione, con l’occasione, ricorda che i figli adulti avrebbero il dovere, in relazione alle loro capacità, di contribuire al mantenimento dei genitori con i quali convivono.  Per i giudici, la pretesa di restare nella casa paterna basata sull’unico argomento della disoccupazione non può essere accolta. Neppure quando è inserita in un contesto di crisi economica e sociale.

 

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