MILANO, 25 giugno 2014 – Piazza Affari chiude in ribasso, poco sopra i minimi. L’indice FTSE Mib chiude in ribasso dello 0,8%, l’Allshare dello 0,64%. Volumi per circa 3,5 miliardi di euro.
MONTE DEI PASCHI DI SIENA. Attività soprattuttutto su titoli per i quali sono in corso o sono appena terminate operazioni di rafforzamento di capitale, a partire da Mps. MPS lascia sul terreno il 20% circa, con volumi molto intensi in vista della fine dell’aumento di capitale iperdiluitivo da 5 miliardi di euro e dell’arrivo di un’ingente quantità di nuova carta sul mercato. Da oggi è possibile effettuare l’arbitraggio senza necessità di prestito titoli, spiega una fonte di mercato.
ALTRE BANCHE. POP MILANO in netto rialzo, dopo l’annuncio sulla rimozione integrale degli add-on patrimoniali disposta dalla Banca d’Italia. La banca ritiene che, dopo l’aumento, nel capitale ci sia una forte presenza di investitori istituzionali. Contrastate le big del settore con INTESA SANPAOLO stabile e UNICREDIT che perde oltre l’1%.
ALTRI TITOLI. TELECOM ITALIA positiva dopo i recenti ribassi. SAIPEM in ribasso del 3% circa, prosegue la fase di correzione iniziata qualche giorno fa.
SPREAD ED APERTURA TEDESCA. Lo spread è invece in salita di quasi tre punti a 159, nonostante le aperture manifestate proprio oggi dalla cancelleria Angela Merkel in merito alla possibilità di applicare con maggiore flessibilità le condizione previste dal Patto di stabilità e crescita, purchè le eccezioni siano finalizzate a promuovere crescita ed occupazione.
La disponibilità verso una interpretazione più soft del Patto di stabilità e crescita offre chiaramente una sponda a paesi come Italia e Francia sotto pressione affinché realizzino le riforme riducendo allo stesso tempo l’alto tasso di disoccupazione.
“Il governo tedesco concorda sul fatto che il Patto di stabilità e crescita offra eccellenti condizioni per questo, con chiari limiti e reti di protezione da una parte e numerosi strumenti che consentono flessibilità dall’altra” ha affermato Merkel di fronte al Bundestag alla vigilia del Consiglio europeo di domani e venerdì. “Dobbiamo utilizzare entrambi, come sono stati utilizzati nel passato”.