PIAZZA AFFARI CHIUDE IN POSITIVO SULLA SCIA DI MPS (+20%) E POLITICHE DI CRESCITA. SPREAD AI MINIMI A 139. CALANO LE SOFFERENZE BANCARIE

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MILANO, 9 giugno 2014 – Piazza Affari archivia in territorio positivo una seduta in cui l’attenzione è stata puntata soprattutto sui movimenti delle banche e in particolare sull’avvio dell’aumento di capitale da 5 miliardi di euro di Mps.  L’indice FTSE Mib .FTMIB chiude in rialzo dello 0,82%, mentre l’All Share .FTITLMS guadagna lo 0,57%. Volumi nel finale per un controvalore di circa 2,6 miliardi di euro.

Il benchmark paneuropeo FTSEurofirst 300 .FTUE300 guadagna lo 0,36% e anche a Wall Street gli indici trattano in moderato rialzo. A livello europeo gli scambi sono stati assottigliati dalla festività di Pentecoste in molti paesi europei, ma qualche spunto rialzista oltre che da Milano è arrivato anche da Madrid (+1% circa), con gli investitori pronti a scommettere che i paesi della periferia della zona euro saranno quelli che beneficeranno di più dalle ultime misure di stimolo della Banca centrale europea.

BANCHE. Super prestazione di Bmps che non è riuscita a fare prezzo per l’intera seduta e ha poi chiuso a 1,848 euro, in rialzo del 20% . I diritti BMPS_r.MI cedono il 6,9% a 21,5 rispetto al prezzo di riferimento di 23,1 euro. Tra gli altri titoli al primo giorno di aumento di capitale, POP SONDRIO) cede l’1% con il diritto BPSIr.MI in calo di oltre il 3%.

In calo le altre popolari POP EMILIA  (-0,57%) e POP MILANO (-0,48%) dopo i rialzi delle ultime sedute sulla scia delle nuove misure annunciate dalla Bce che, secondo gli analisti, favorirebbero maggiormente il settore delle popolari soprattutto per i benefici sul fronte del funding. Su POP EMILIA da segnalare anche il via libera dell’assemblea all’aumento di capitale da 750 milioni che dovrebbe essere lanciato entro la fine giugno. Più vicino, secondo le attese, dovrebbe essere l’aumento di CARIGE (-2,5%) il cui titolo soffre oggi anche per le aspettative di cessione di un pacchetto del 10,9% circa dell’istituto genovese da parte della Fondazione entro domani.

 

SOFFERENZE BANCARIE IN CONTRAZIONE. Nuova lieve diminuzione ad aprile nel trend di crescita delle sofferenze delle banche italiane. Secondo i dati di Banca d’Italia nel comunicato sulle “principali voci dei bilanci bancari”, il tasso di crescita sui dodici mesi è pari a 22,3% da 23% di marzo (il dato non è corretto per le cartolarizzazioni ma tiene conto delle discontinuità statistiche, specifica Bankitalia). Ennesima contrazione, anche se lievemente più limitata rispetto a marzo, nell’attività creditizia: la flessione complessiva su base annua è di 3,1% da 3,3% del mese precedente. Nel dettaglio, i prestiti alle famiglie sono scesi di 1% (-1,1% a marzo) e quelli alle imprese di 4,4% (-4,3% in marzo).

Sul fronte della raccolta bancaria resta in crescita il trend dei depositi del settore privato, +1,4% ad aprile – sempre sui dodici mesi – dopo il +1,6% di marzo. La raccolta obbligazionaria – che include le obbligazioni detenute dal sistema bancario – è invece diminuita di 9,6% dopo il -10,6% di marzo.

I tassi sui finanziamenti erogati in aprile alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono pari al 3,63%, poco sotto il 3,70% del mese mese precedente, e quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo passano da 9,53% a 9,37%.I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle aziende di importo fino a un milione di euro risultano invece lievemente in aumento a 4,28% da 4,20% di marzo, mentre quelli sui nuovi finanziamenti di importo superiore al milione calano a 2,66% da 2,89% del mese precedente. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere risultano pari a 0,89% da 0,94%, conclude il comunicato di Bankitalia.

 

ALTRI TITOLI.  MEDIASET   chiude a oltre +4% senza che dalle sale operative segnalino motivi particolari alla base del movimento. Balza anche MONDADORI ) terminando a +5,5% circa. Bene anche FIAT che sale del 2,5%. Spunti positivi nell’energia con ENEL  in rialzo dell’1,55% e SNAM dell’1,2%. Tra i titoli più piccoli spicca il balzo di TISCALI (+6,6%) in attesa dell’accordo con le banche per rifinanziare il debito. Il raggiungimento di un’intesa con le banche è essenziale per la continuità aziendale di Tiscali che entro luglio è chiamata al rimborso da 108 milioni di euro (debiti bancari complessivi pari a 131 milioni di euro).

SPREAD A 139 BP, AI MINIMI DAL 2011.

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