MILANO, 28 APR – Piazza Affari chiude la seduta in rialzo. Il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,34% a 21.513 punti. Sugli scudi Buzzi Unicem (+2,12%) mentre sul finale hanno rallentato Mediaset (+1,43%) e Telecom (+1,43%). Poco variata sul finale Fiat (+0,29%). Debole Autogrill (-2%).
Generali ha guadagnato l’1,33% a 16,72 euro. Il Sole24Ore nel week-end ha ricordato che la compagnia assicurativa avrebbe ricevuto tre offerte per le attività di BSI. Di queste, quelle di Cinven-Investindustrial e di Julius Baer sarebbero state ritenute effettivamente valide.
Le banche italiane. Giornata moderatamente positiva per i bancari. Riflettori accesi sul Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha registrato un minimo progresso dello 0,08% a 0,2477 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha incrementato la posizione corta sul Monte dei Paschi di Siena, portandola dallo 0,94% all’1,04%. La stessa società di investimento ha riaperto lo “short” sulla Popolare di Milano (+1,18% a 0,6855 euro), con una quota dello 0,52%. UBI Banca ha registrato un rialzo dell’1,97% a 6,74 euro. Bank of America ha alzato da 6,6 euro a 7 euro il prezzo obiettivo sull’istituto. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Segno più anche per Unicredit (+0,31% a 6,445 euro) e IntesaSanpaolo (+0,5% a 2,416 euro). In controtendenza il Banco Popolare che ha ceduto lo 0,61% a 14,61 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha aumentato la posizione “short” sull’istituto, portandola dallo 0,94% all’1,16%.
Le banche sono comunque previste in crescita già dal 2015, con gli analisti che prevedono una crescita graduale e costante delle performance borsistiche, che riporterà il settore – non prima però del 2016 – a presentare risultati e indici migliori della media delle grandi società quotate in Borsa italiana.Secondo gli esperti, il settore bancario italiano ritornerà ad essere di grande interesse per gli investitori per tre diversi fattori: valutazione a forte sconto delle banche italiane rispetto alla concorrenza estera; l’attesa di nuove fusioni e acquisizioni; la fiducia nell’intervento della Bce, con il passaggio della vigilanza da Roma a Francoforte ed il controllo della qualità del credito (Asset quality Review) di fine estate, che dovrebbe garantire stabilità e profittabilità nel medio periodo.
L’asta Bot e lo spread. Il Tesoro ha collocato tutti i 7 miliardi di euro di Bot a 6 mesi ma con tassi in rialzo allo 0,594% dallo 0,504% di marzo. Rallenta la domanda con un rapporto di copertura sceso a 1,61 da 1,66 precedente.Lo spread tra Btp e Bund segna un lieve calo a 163 punti base dopo l’esito dell’asta di Bot a 6 mesi. Il rendimento del decennale italiano è al 3,12%.