Alla fine i rumors e le indiscrezioni circolati ieri in merito ad un imminente cda straordinario della banca senese per affrontare il nodo di un aumento di capitale superiore a quello di 3 miliardi già deliberato, e cioè di 5 miliardi, erano assolutamente fondati. In un comunicato stampa odierno, Banca Monte dei Paschi di Siena dà notizia di un Consiglio d’Amministrazione straordinario fissato per domattina, 18 aprile. All’ordine del giorno, appunto, le determinazioni da intraprende per far fronte alle richieste di nuovi e più intensi assetti patrimoniali emergenti dal manuale di attuazione dell’ asset quality review , necessario per porre in atto la revisione degli attivi e del bilancio. In parole povere, l’aumento di capitale da 3 miliardi già deliberato non sarebbe sufficiente a dotare l’ente bancario senese della solidità patrimoniale sufficiente per sostenere gli impegni di Basilea 3 e gli stress test, che si svolgeranno in un secondo momento. Lo scopo degli stress test è di valutare la risposta delle istituzioni finanziarie a sviluppi negativi dei mercati e contribuiscono a una valutazione complessiva del rischio sistemico del sistema finanziario dell’Unione europea.
Con ogni probabilità, stando alle dichiarazioni del management già raccolte ieri, un aumento più corposo dovrebbe portare al rimborso totale del prestito statale, che però gli esperti escludono, visto appunto che lo stesso assorbirebbe buona parte dell’aumento. La notizia ha avuto un esito favorevole sulla quotazione del titolo, che oggi si è apprezzato del 2,81%. Il Consorzio di garanzia dell’originario aumento sosterrà anche il nuovo. Si punta anche in questo caso ad un’assemblea di ratifca per maggio, anche se l’avvio delle operazioni di aumento potrebbe slittare da maggio a giugno-luglio.
Se il nuovo aumento di capitale viene salutato positivamente da mercati ed analisti, va registrata la presa di posizione di Lega Nord Siena che ha accusato Viola e Profumo di comportamento scorretto nei confronti della Fondazione Mps, le cui strategie sono state pianificate ed attuate attorno ad un aumento di 3 miliardi. La Fondazione, che come noto dovrebbe conservare solo il 2,5% in Bmps, peraltro vincolato ad un patto di sindacato per il 9%, rischierebbe così di scomparire, avendo pochi mezzi finanziari per poter partecipare ad un aumento così elevato, a danno, secondo la Lega, della città di Siena.
PIAZZA AFFARI. Piazza Affari archivia in moderato rialzo una seduta di transizione, In lieve calo nella prima parte della giornata, il listino milanese è passato in positivo dopo la pubblicazione del dato Usa sulle richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione.
In chiusura, l’indice FTSE Mib ha guadagnato lo 0,37%, l’Allshare lo 0,4% e il Mid Cap dello 0,83%.
Finanziari ancora con il segno più dopo il volo di ieri: l’indice delle banche italiane è salito dello 0,54%.
Automotive in segno positivo: il paniere europeo ha guadagnato il 2,11% nella giornata della pubblicazione dei dati sulle immatricolazioni di marzo. A Milano, FIAT +1,51%. Più staccate CNH INDUSTRIAL (invariata) ed EXOR (+0,47%). PIRELLI (+1,66%) in linea con il comparto.
Infine, boom di richieste per il Btp Italia a 6 anni legato all’inflazione: circa 20 miliardi di euro.